Cosa sono i nei?
I nei o nevi sono macchie, cioè chiazze pigmentate-colorate-della pelle e possono essere piane o in rilievo. Assumono forme e dimensioni diverse e si possono riscontrare sin dalla nascita o comparire nel corso degli anni.
Ognuno di noi può avere uno o più nei, a seconda della predisposizione genetica e di alcuni fattori ambientali (per esempio, esposizioni prolungate, ripetute ed eccessive ai raggi solari con episodi di ustioni solari). I nei sono anomalie della pelle sostanzialmente stabili e circoscritte e, pertanto, rappresentano lesioni benigne della pelle. Per la loro benignità, normalmente non occorre e non è indispensabile toglierli, ma possono essere rimossi chirurgicamente in caso di nei atipici per prevenzione oppure per scopi estetici. Quando un nevo perde la propria stabilità e non appare più circoscritto e stabile è bene che venga attentamente valutato dal Dermatologo.
L’ asportazione chirurgica con esame istologico di un neo non rappresenta mai un pericolo: anzi ne permette la reale valutazione istopatologica.
COME SI FA A CAPIRE QUANDO UN NEO PERDE LA PROPRIA STABILITA’ E QUINDI DIVENTA PERICOLOSO ?
E’ bene ricordare che ognuno di noi dovrebbe effettuare un’ accurata visita dermatologica intorno ai 15-18 anni di età, per poter poi valutare nel tempo eventuali cambiamenti dei caratteri strutturali dei nei stessi. Prima della pubertà i nei non sono a rischio e quindi, di norma, non si effettuano controlli clinici. Attualmente i Dermatologi hanno a loro disposizione una metodica diagnostica di primaria importanza nella diagnosi precoce dei tumori della pelle e in particolare del Melanoma Cutaneo: si tratta della Dermoscopia in Epilumiscenza. E’ questa una metodica che, permettendo di valutare alcuni parametri e caratteri non visibili ad occhio nudo, facilita una tempestiva ed accurata diagnosi e consente la possibilità di confronto nel tempo.
Inoltre, la semplice regola dell’ A, B, C, D, E, rappresenta un utile metodo per una autovalutazione dei nei e per l’individuazione di quelli eventualmente a rischio:
- A come asimmetria della lesione nevica
- B come bordi irregolari e frastagliati
- C come colore non uniforme o con più componenti di colore
- D come dimensione superiore a 6 mm di diametro
- E come evoluzione, cioè variazione nel tempo dell’ aspetto iniziale
E’ bene, infine ricordare che i traumi e le ferite non trasformano il neo in tumore: anche se i nei vengono sottoposti a traumi accidentali e ripetuti (ad esempio i tagli provocati dal rasoio da barba o dagli sfregamenti degli indumenti vari) non si trasformano per questo in melanomi.